In lontananza si scorge la sagoma della Basilica, considerata il monumento religioso più importante della Valtellina.
Sicuramente nel passato è stata la leva commerciale dell’economia della zona.
In pochissimi anni dopo l’apparizione centinaia di pellegrini arrivarono e portarono con sé merci da scambiare, in breve tempo si creò un fiorente mercato 2 volte all’anno per 20 giorni, in concomitanza con le transumanze, a Pentecoste ed a fine settembre, tanto che l’area tra la Basilica ed il centro di Tirano fu dedicata solo a questo scopo.
Recentemente ristrutturata sia all’esterno che all’interno, la Basilica si presenta in stile Gotico ed è ricchissima di affreschi, dipinti, statue di artisti diversi. Degno di nota è l’organo ricoperto di pannelli finemente intagliati, testimonianza di un lavoro di cesellatura ormai raro, ed è il più grande d’Europa, composto da 2020 canne, perfettamente accordato adatto per concerti.
Il Santuario Cinquecentesco è uno scrigno prezioso di arte, storia fede e cultura, fu eretto dopo l’apparizione della “Beata Vergine” il 29 settembre del 1504. Inaugurato nel 1510 è il più importante esempio del Rinascimento in Valtellina.
Una perfetta armonia di linee e di stili in cui convivono il tratto romanico della grande torre campanaria e quello rinascimentale delle strutture sul lato dell’Abside il corpo della sagrestia e la cupola cinquecentesca. All’interno nelle sue 3 grandi navate a croce latina, si ammira lo stile barocco nei ricchi stucchi e nelle sculture, così come gli altorilievi, gli intagli ed il maestoso organo con le sue 2020 canne, opera iniziata nel 1608 e terminata nel 1638.